Cronaca di un rincontro redentore – I fratelli mercedari ritornano a Cuba.
20-04-2013 l Rotta verso la Missione di Camagüey, verso la mano di Nostra Madre della Mercede e di San Pietro Nolasco: “Madre, tua è la opera”.
Sabato 20 aprile, abbiamo intrapreso il camino verso Cuba (Camagüey) insieme ai Padri Fr. Francisco Márquez, Fr. Marcos Saavedra (che dalla Provincia del Messico hanno rappresentato tutti e tutte i Mercedari e le Mercedarie del mondo) e – accompagnato per i primi mesi dal Consiglio Generale - Fr. Juan Carlos Saavedra Lucho.
Abbiamo affidato, di cuore, a Nostra Madre Santissima della Mercede, la nuova fondazione Mercedaria a Cuba, contiamo sulla preghiera di tutti e tutte i fratelli e le sorelle Mercedari e Mercedarie del mondo, nell’Eucarestia e nel Rosario quotidiano.
"Tutto è fatto per la gloria di Dio e la salvezza delle anime” Amen, Alleluja!!!
23-04-2013 l Ritorno dei Fratelli Mercedari a Camagüey (Arcidiocesi di Camagüey o di Puerto Príncipe) - Cuba. 23 aprile 2013 – A 794 anni dalla fondazione dell’Ordine.
La comunità è posta sotto il patronato di TUTTI I MARTIRI MERCEDARI, e comprende anche Fr. Francisco Márquez Orozco (Superiore), Fr. Marcos Saavedra e - per alcuni mesi -, in rappresentanza del Governo Generale dell’Ordine, il Consigliere Fr. Juan Carlos Saavedra Lucho. Preghiamo per loro e con loro. Siamo testimoni nel luogo dove siamo…
Vogliamo essere servitori della Buona Novella in cui il Signore Gesù, Nostra Madre della Mercede ed i fratelli hanno bisogno di noi. Pregate!!!
27-04-2013 l PRIMA MESSA DELL’AZIONE DELLA GRAZIA PER IL NOSTRO RITORNO ALLA MERCEDE DI CAMAGUEY - Cuba, 24 aprile 2013 – Festa di Nostra Signora di Bonaria – Buenos Aires. Abbiamo ringraziato per gli ornamenti che ci hanno regalato e per l’abito ricamato e confezionato per questa Messa da Suor Quipy delle Mercedarie del Bambin Gesù.
CAMAGUEY - CUBA: C’È UNA REALTÁ CHE CI SPINGE A CONTINUARE AD ESSERE TESTIMONI NELLA FEDE EN ELLA LIBERTÁ, PER TUTTE LE PRESENZE DELL’ORDINE MERCEDARIO NEL MONDO.
"Colmiamo le distanze, apriamo le porte, curiamo le ferite!!!”
SEGNI DEL NOSTRO PASSAGGIO PER CUBA: visi, presenze, arte, incontri, preghiere, pietà, bellezza, allegria e colore, “dolcezza”, pazienza, credenze, salsa, storie, divertimento. ABBIAMO SEMPRE IL CUORE POPOLATO DI AMICI, DI INCONTRI E DI FEDE. Nostra Madre della Mercede lo protegga e sostenga sempre.
Fratello Pablo B. Ordoñe
Maestro Generale
OMELIA PER LA STORIA
Eucarestia di benvenuto e presentazione ufficiale dei missionari mercedari nella Chiesa della Mercede, nell’Arcidiocesi di Camagüey-Cuba.
Domenica 28 aprile 2013 ore 09.00.
Incaricato dal signor Arcivescovo Juan García Rodríguez, P. Fr. Juan Carlos Saavedra Lucho, Consigliere generale della Vita Religiosa, ha pronunciato l’omelia in questa occasione:
Stimati fratelli e sorelle in Cristo Risorto!
Stimato Monsignor Juan, Arcivescovo di Camagüey;
Fratelli del sacerdozio,
Religiosi e religiose presenti,
Popolo di Dio sul camino di evangelizzazione.
In questa mattinata saluto tutti voi nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, con l’allegria di annunciare sempre il Signore Gesù, in questo tempo di Pasqua, in cui il canto dell’Alleluja ci permette di interiorizzare l’amore di Dio tra noi.
Pochi giorni fa siamo arrivati nella città de L’Havana insieme al P. Maestro Generale dell’Ordine della Mercede P. Pablo Ordoñe, dove abbiamo avuto l’opportunità di concelebrare l’eucarestia nella Chiesa della Mercede di questa città, con il consenso dei PP Vicentini; lì, in quel recinto di fede, il Signore si mostrava come il “Buon Pastore” attraverso la parola domenicale; fermo restando che, abbiamo celebrato la domenica dedicata al rafforzamento delle Vocazioni sacerdotali e religiose.
Oggi, nelle letture che abbiamo appena ascoltato, abbiamo visto come Dio incoraggi il cuore dei discepoli affinché realizzino un cammino missionario tra i popoli. In questo modo notiamo come, nella prima lettura, venga ripreso il tema della “testimonianza”, attraverso la quale, i discepoli hanno raccontato alla Chiesa ciò che Dio aveva fatto con ognuno di loro. Il salmo responsoriale 144 ci ricorda che dobbiamo essere grati al Signore, e per questo, “benediciamo per sempre il suo nome!”. La seconda lettura ci invita ad analizzare come Dio asciughi le lacrime dai nostri occhi, mostrando la sua misericordia ed il suo amore; in questo modo possiamo capire il suo amore e la sua compassione. E da qui, il Vangelo entra in noi dicendo: “vi do un nuovo comandamento, amatevi gli uni con gli altri”. Che questa amorevole chiamata, la quale ci riunisce oggi per riflettere sull’unità e la perseveranza, ci permetta di seguire i consigli di Gesù, maestro e modello del missionario che incarna il messaggio redentore.
Per noi, questa domenica rappresenta un giorno speciale, per ciò che significa la vita missionaria dei PP. Fr. Francisco Marquez, Fr. Marcos Saavedra e me stesso. Fr. Juan Carlos Saavedra, è venuto alla Diocesi di Camagüey per servire Dio ed il nostro prossimo, rappresentato da ognuno di voi, in questo momento di grazia e benedizione.
Due anni fa, con il P. Maestro Generale P. Pablo Ordoñe, abbiamo iniziato un percorso ed un avvicinamento a Monsignor Juan, oggi qui presente; così, siamo qui per integrarci ed entrare all’interno della missione ecclesiastica, come rappresentanti di questo storico tempo mercedario, che è il frutto dello sforzo dei primi mercedari che sono arrivati a Cuba, in modo particolare a Camagüey, agli inizi del XVII° secolo, così come raccontano illustri storici di questa città.
Per vostra conoscenza, l’Ordine della Mercede, è stato fondato, a Barcellona (Spagna), il 10 agosto del 1218, da San Pietro Nolasco, che, grazie ad una speciale rivelazione e con la forza dello Spirito Santo, ha ricevuto la parola del Signore, attraverso la Vergine Maria, affinché fondasse un Ordine religioso con il carisma della redenzione dei prigionieri cristiani, che rischiavano di perdere la loro fede. Come non ricordare che la Spagna, per vari secoli, è stata sotto il potere dei musulmani, i quali imprigionavano i cristiani che si confessavano al Dio uno e trino e, messili in carcere, gli infliggevano le pene più crudeli della loro esistenza. In questo modo Pietro Nolasco ha iniziato la sua missione evangelizzatrice, alla luce del testo di San Matteo, capitolo 25, in cui le opere di misericordia hanno preso vita nella riflessione di due verbi importanti, i quali sono: “Visitare” e “liberare”. In questo modo, noi mercedari, ci siamo dedicati alla redenzione avendo come esempio il Cristo Redentore, nostro maestro e modello di salvezza.
L’avvicinarsi ai quasi 800 anni di fondazione, ci permette di raccontare, durante questa eucarestia, tutto ciò che è stato fatto dai mercedari nel mondo. Però, se dobbiamo ricordare come, durante il secondo viaggio di Cristoforo Colombo, i mercedari sono arrivati a queste terre caraibiche, allo stesso modo dobbiamo tener presente che abbiamo continuato a fondare conventi a Santo Domingo, Cuba, Porto Rico, Messico, Panama, Ecuador, Perù, Brasile, Argentina, Cile, Bolivia ed altri posti che solo dopo hanno visto raffozzasi la nostra presenza nel continente americano. Per questo motivo, ricordiamo a tutti i missionari mercedari che sono giunti su quest’isola, la “patria chica”, come la definite voi, l’ideale di libertà dei figli di Dio.
Sono trascorsi vari momenti storici dalla nostra presenza missionaria a Cuba e la continueremo a conoscere attraverso la lettura e lo studio, per arrivare più vicino alle nostre radici evangelizzatrici. Oggi, siamo ritornati in questa città dopo svariati anni, e ringraziamo Monsignor Juan per averci concesso l’attenzione pastorale di questa storica, incantevole e bella Chiesa di Nostra Signora della Mercede, così come ci ha concesso le visite di giovedì e domenica alla comunità ecclesiastica di Minas ed alla zona pastorale della casa-missione di Saratoga. Speriamo che in breve tempo si consolidi il nostro servizio ai fratelli che si trovano in carcere, in modo da visualizzare, sviluppare e mettere in pratica, il nostro progetto carismatico-redentore in questi nuovi tempi, tempi di speranza e rinnovamento spirituale per tanti fratelli che hanno bisogno del Signore Gesù e del suo Vangelo. Come dice Papa Francesco: “il potere sarà il nostro servizio”, per questo siamo qui, come pastori in viaggio, così come dice un canto mercedario: “per essere veri portatori di libertà e offerenti di amore al servizio della carità”.
In questa “società frenetica” che ci avvolge e agita con i segni della globalizzazione, chiediamo a Dio, al “padre della misericordia”, così come ho visto che L’hanno definito nella preghiera per i 100 anni dalla fondazione della Diocesi, di guidarci sulla buona strada per comprendere la vita, la morte e la resurrezione di suo Figlio Gesù, e di far in modo che la forza dello Spirito santo dimori in noi, affinché possiamo essere testimoni della Verità e dell’Amore, tra coloro che hanno più bisogno nei nostri popoli.
Che la Vergine Maria, Madre di Dio e della Chiesa, nella vocazione della Vergine della Mercede, che rappresenta anche la Misericordia e la Carità, ci protegga sotto il suo manto materno, per seguire le orme di suo Figlio, Gesù Cristo, il signore della gloria e della salvezza. Che tutto ciò che fa parte di Dio sia nelle mani di Maria, che non ci sia nulla senza di Lei, che tutto passi attraverso di Lei, la quale, costantemente, ci indica il cammino verso la grazia. Come i mercedari del XVII° secolo, diciamo: “Nulla senza Maria, tutto con Maria”. Che questa esperienza paterna e materna-redentrice ci permetta di essere ogni giorno: più fratelli! Più figli di Dio! Più liberi per andare a trovare, servire e liberare per il Regno dei cieli!
Che Dio vi benedica tutti, che, in questi tempi di Nuova Evangelizzazione possiate continuare a costruire un uomo nuovo nella cammino della civilizzazione dell’Amore e che le orme della Missione continentale si possano riflettere nella vita di tutti i camarguegni, professando la fede della Chiesa. Grazie per la vostra accoglienza, grazie di essere qui, in questa degna “Città della Chiesa”, “Terra di un piccolo Vaticano”, “Leggendaria come i suoi mercanti” e “Patrimonio culturale dell’umanità”, dal 2008.
Grazie a Dio!, Al Signor Arcivescovo, ai sacerdoti, ai religiosi ed alle religiose della Diocesi, a tutti i fedeli, specialmente ai nostri religiosi dell’Ordine della Mercede e della Provincia Mercedaria del Messico, i quali si assumono la responsabilità di questa nuova missione mercedaria; grazie ai nostri benefattori ed a chi si unisce alle nostre preghiere nel mondo. Un ringraziamento speciale va a P. Pacheco, Vicario generale della Diocesi, che ha retto l’incarico in questi ultimi tempi.
Benvenuti tutti, nella “Casa della Madre”, nel “recinto della Vergine Maria della Mercede, redentrice degli schiavi”.
Viva Dio!
Viva la Vergine della Mercede!
Viva Camagüey!.